venerdì, febbraio 17, 2006

 

Chi siamo


Campagna nazionale per il reddito

Attualmente in Italia, dieci milioni e mezzo di persone e forse più (anche se il Nidil dice che sono solo 4 e mezzo e il governo che non esistono), giovani e anziani, offrono, sia nel settore privato che in quello pubblico (spesso in tutti e due), le loro conoscenze e le loro specifiche abilità a realtà lavorative senza diritti, senza tutela e soprattutto senza un reddito garantito. Negli ultimi anni, il lavoro a tempo determinato si è esteso a macchia d’olio assumendo le fuorvianti diciture di contratto a termine, co.co.co., contratto a progetto, interinale, apprendista part-time, partita IVA, assegnista, borsista, collaboratore occasionale, freelance, ecc.. Tutto ciò ha spogliato i lavoratori e le lavoratrici della dignità, impedendogli di progettare il proprio futuro.

Non è questa l’Italia che vogliamo.
Non è questa l’Italia che può uscire dalla crisi.


I precari e le precarie sono convinti e sono convinte che la lotta alla precarietà e per il reddito sia fondamentale per il futuro, economico e sociale, del nostro paese e che debba essere il primo punto del programma dell’UNIONE, voltando pagina rispetto anche agli errori fatti dalla sinistra di governo.

Per questo vi chiediamo di sottoscrivere con noi questa “campagna” nazionale per il reddito. Una campagna di civiltà. Sottoscrivere non vuol dire tanto firmare inutili petizioni, quanto impegnarsi tutti i giorni, sul proprio posto di lavoro e nella propria città, per nuovi diritti e contro la precarietà.

I precari e le precarie propongono di unirsi in una lotta incessante su cui raccogliere molte migliaia di persone, per dare concretezza a questa battaglia.

Ci vediamo in piazza.


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