sabato, febbraio 18, 2006

 

L'indice del reddito nel mondo

Indice del reddito
La distribuzione del reddito, che si misura, tradizionalmente, con il cosiddetto Indice Gini (un indice che assume il valore 0 per un paese dove tutti hanno lo stesso reddito e il valore 1 per un paese dove tutto il reddito è concentrato in una sola persona), mostra ampie variazioni su scala mondiale e anche tra i paesi più sviluppati. Nel mondo si oscilla tra lo 0,2 della Slovacchia e lo 0,6 del Brasile, mentre nei paesi ricchi l'intervallo è più stretto e va dallo 0.23 dell'Austria allo 0.44 della Nuova Zelanda. Negli ultimi venti anni un gran numero di paesi, sia sviluppati che in via di sviluppo, ha conosciuto così un peggioramento nella distribuzione del reddito. Sugli ultimi 30 anni, secondo uno studio della Banca Mondiale (GEP 2001), si registrano casi di peggioramento e di miglioramento dell'ineguaglianza, ma dal momento che l'ineguaglianza interna è cresciuta in alcuni dei paesi più popolosi, complessivamente più persone sono state segnate da un aumento di ineguaglianza che da una diminuzione. E' difficile valutare se i processi di globalizzazione, intesi come l 'integrazione dei mercati, abbiano alleviato o esasperato le condizioni di povertà. Gli studi compiuti disegnano un quadro composito,dal quale non sembra possibile trarre conclusioni semplicistiche. Il tasso di apertura dei mercati interni al commercio estero non è probabilmente il fattore chiave delle trasformazioni intervenute. Più studi confermano che il tasso di apertura del commercio non è correlato con la distribuzione del reddito. Povertà e redditi sono influenzati in maniera altrettanto e forse più importante da altri elementi, come il cambiamento tecnologico, la produttività relativa, fattori istituzionali e politici (sindacalizzazione, politiche assistenziali e di tutela, altro). Negli anni '80, prima della transizione, l'indice di distribuzione del reddito era basso, cioè vi era una distribuzione con poca polarizzazione. Dopo la transizione tutti i paesi hanno sperimentato un peggioramento della distribuzione, di modesta entità in paesi come l'Ungheria o la Slovenia, di dimensioni maggiori nei paesi dell'ex-Unione Sovietica. In meno di un decennio la Russia, che era uno dei paesi meno polarizzati (un indice Gini di 0.24 nel 1988), è divenuta uno dei paesi più squilibrati (un indice Gini di 0,49 nel 1998, al livello di paesi latino americani), con una rapida mobilità verso il basso che ha fatto balzare la quota di popolazione povera dall'11% del periodo sovietico al 43% del 1996 (prima della crisi del 1998 che ha sicuramente aggravato questa condizione).
(Legambiente)

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